Il progetto Rebibbia on the wall 2.0 è cominciato laddove era terminata la prima opera realizzata nei passeggi della sezione di Alta Sicurezza nel 2010, ovvero la zona destinata alle 4 ore d’aria concesse ai detenuti del carcere romano.
La seconda fase del progetto Rebibbia on the wall è stata inaugurata nel mese di aprile 2011 per concludersi alla fine di maggio. L’area interessata dall’intervento è stata quella del campo di pallavolo.
Coadiuvati dall’artista Agostino Iacurci, i 15 detenuti selezionati hanno ideato e discusso il soggetto del bozzetto da realizzare: un lavoro di squadra che ha portato poi al disegno definitivo. Il lavoro ideato da Iacurci insiene con i detenuti si è incentrato sulla costruzione di un paesaggio surreale, concepito come un contenitore di personaggi, paesaggi e immagini di ogni tipo. Una sorta di wunderkammern, una camera delle meraviglie in cui è racchiusa l’intera umanità.
Ogni detenuto si è occupato di una parte della composizione, modalità che ha prodotto un’affezione particolare e di conseguenza una discussione accesa all’interno della sezione. Con il passare dei giorni di lavori è invece aumentata l’intensità e il sovrapporsi dei soggetti rappresentati ha cambiato il punto di vista di chi è costretto a relazionarsi tutti i giorni con la composizione. La presenza di moltissimi soggetti ha così creato una storia tutta da immaginare, dove le figure rappresentano la complessità e la diversità del mondo.
Data: Aprile/Giugno 2011
Dove: Sezione Alta Sicurezza, Casa Circondariale di Rebibbia, Nuovo Complesso, Roma.
Artisti: Agostino Iacurci
Curato da: WALLS
Partner: Garante dei Diritti dei detenuti della Regione Lazio, Provincia di Roma, UISP
Foto di: Achille Filipponi