Il progetto Rebibbia On the Wall è un intervento di arte murale all’interno dei passeggi della sezione Alta Sicurezza del Carcere di Rebibbia. L’intervento è ideato in compartecipazione dall’Associazione La Rondine con WALLS e Rubiklab, con la collaborazione organizzativa dell’Ufficio del Garante dei Diritti dei detenuti della Regione Lazio e della UISP.
L’idea ha il suo fondamento nella volontà, da parte de La Rondine (associazione creata dagli stessi detenuti all’interno del carcere nella sezione G12) di incrementare il livello di vivibilità negli spazi comuni.
Attraverso uno scambio di idee tra i creativi di WALLS, Rubiklab e i rappresentanti della Rondine si è giunti alla decisione di far realizzare direttamente e manualmente il lavoro a 10 detenuti che volontariamente hanno deciso di partecipare alla decorazione. Una collaborazione che ha visto un lavoro di ideazione e scelta del soggetto, una discussione intorno alla tipologia dell’intervento artistico, una volontà profonda di cancellare con il lavoro un dentro e un fuori, grazie ad un’organizzazione orizzontale e non verticistica nella strutturazione dell’intervento.
La decorazione è astratta. Il colore come elemento predominante, il vero soggetto. La decisione di realizzare una composizione astratta nasce dalla necessità di un lungo e continuato tempo di visione dell’opera. La decorazione è un’opera in 19 colori che risponde all’esigenza di produrre un effetto emozionale sempre nuovo. L’uso del colore come elemento predominante del murale rende la superficie uno spazio dove l’occhio può scorrere indisturbato scegliendo di volta in volta dove fermarsi a seconda dello stato d’animo. Il risultato è una composizione ibrida di colori, forme e piccoli particolari figurativi, dal forte impatto scenografico che coinvolge lo spettatore senza stancarlo nel lungo periodo.
Data: Giugno 2010
Dove: Sezione Alta Sicurezza, Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso, Roma.
Artisti: Matteo Milaneschi
Curato da: WALLS
Partner: Associazione La Rondine, Ufficio del Garante dei Diritti dei detenuti della Regione Lazio, UISP.
Foto Credit: Achille Filipponi